Dove nella scrittura coreografica si inserisce il contrappunto, il tic, il lapsus, l’inganno, l’illusione, l’allucinazione?La mia ricerca è in quell’evento piccolo che scatena un cambiamento o genera una domanda, è nella parola scambiata, nel gesto inaspettato… cosa accade quando questi frammenti di azioni si moltiplicano?Partendo da un lavoro quasi mimetico dell’azione quotidiana, la ricerca mi ha portata a una decostruzione che vorrei condurre all’esasperazione, inserendo un crescendo di frammenti e di azioni “parassite” che attraverso un lavoro sul ritmo e sulla ripetizione divengano sempre meno riconoscibili, così privandolo del suo significato originario e in cui lo spettatore possa trovare una propria simbologia e visione.
Coreografa, performer e insegnate di Yoga
La sua pratica coreografica è orientata verso movimenti precisi e dilatati nel tempo che portano all’emersione d’immagini inattese. Il lavoro sul corpo tra immobilità e mobilità ricerca la dicotomia tra soggetto
e oggetto, tra scultura e immagine in movimento, e mette in evidenza la relazione tra corpo e spazio. L’intervento performativo dialoga e si relaziona allo spazio dato. Gli oggetti, costumi e suoni utilizzati in scena sono cose a cui viene data un’attribuzione di senso, un valore simbolico; durante le performance le cose e il loro valore vengono messe in luce o sottratte all’occhio dello spettatore. Le contraddizioni peculiari della figura umana fatte di imprevisti, drammi e ironie sono alla base della mia poetica.
Si laurea in Architettura dei Giardini e Paesaggistica. Lavora come danzatrice per la compagnia Altroteatro di Lucia Latour, fonda la compagnia Anagrama (2009-14) e negli anni collabora con artisti e coreografi. Nel suo percorso di formazione viene a contatto con artisti come: Romeo Castellucci, Yasmine Hugonnet e Silvia Rampelli.
Attualmente porta avanti un progetto coreografico FOLA suddiviso in due capitoli (Fola Capitolo 1 | Gherminella Capitolo 2) con il sostegno di di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze e MAD_Murate Art District di Firenze.