Aurelio Di Virgilio
Artista residente

POEMS mette al centro della ricerca una riflessione sul potere delle dediche scritte nei libri. L’interesse per l’aspetto vibrante e predittivo di questo tipo di messaggi apre la seguente indagine: come il corpo, lo spazio e il valore degli oggetti mutano incontrando dediche destinate ad altre persone? La dedica è per me un punto della storia che rappresenta nella sua brevità la completezza dell’atto. Un segno microscopico e cristallino. L’indagine, attraverso il lavoro performativo e installativo (in forma di frammenti), vuole essere un’ode all’invisibile, a tutte le comunicazioni notturne, bisbigliate.

Aurelio Di Virgilio (1995, Pescara) è un dance-maker e performer che vive e lavora tra Roma e Milano. Si diploma presso la Scuola Luca Ronconi del Piccolo Teatro di Milano.
La sua ricerca coreografica e performativa si avvale di strumenti eterogenei come scores coreografici, pratiche somatiche, elementi plastici e disegni per accedere a ricordi e riflessioni sul presente che possono invitare i corpi a relazionarsi riconsiderando la propria identità e i propri codici gestuali per entrare in contatto con l’altr*.
Dal 2020 presenta i suoi lavori all’interno di teatri, musei e fondazioni d’arte, tra cui Cango – Cantieri Goldonetta (Firenze), La Fondazione – Fondazione Nicola del Roscio (Roma), Nuovo Teatro delle Commedie (Livorno), Fondazione smART (Roma), Museo della Città (Livorno), Sala Santa Rita (Roma). Rientra nel programma di residenza Prender-si cura 2021, curato da Ilaria Mancia presso il Mattatoio (Roma). Nel 2022 vince la borsa di ricerca Più Erbacce promossa in collaborazione con BASE (Milano).Ha collaborato come performer per Collettivo Treppenwitz (Teatro Foce, LAC Lugano) e come assistente per Masako Matsushita nell’ambito del progetto MOVING.

Aurelio Di Virgilio partecipa a: Edizione 2023,